Tredicesimo albo per Morgan Lost.
Morgan incontra una ragazza e per caso scopre che è coinvolta in un giro di vendita d'organi illegale da parte di un istituto che recluta donatori col lavaggio del cervello.

Inizio immediatamente con i punti positivi, a partire da Morgan Lost che, nonostante molti sforzi, fallisce e non salva la povera Juliet dalle grinfie dei venditori clandestini di organi, in questo modo il "cattivo" della storia vince e beffa tutti. Il controfinale, poi, chiude tutte le porte ad ogni speranza, dato che tale evento sembra destinato a ripetersi, cioè si vede un altro istituto con finalità prettamente identiche a quello sgominato inutilmente da Morgan. Passa in secondo piano la profiler Pandora Stillman, non determinante per la risoluzione del caso. Morgan Lost, finalmente, smette i panni dell'eroe infallibile e cade, si ritrova inerme davanti a una situazione più grande di lui.
Tra i punti negativi, invece, c'è un po' tutta la storia, ma più che altro certi elementi:
- gli squali rossi volanti, sbandierati sul retro di copertina del numero scorso, si vedono per un paio di pagine che definirei ininfluenti nell'economia dell'albo;
- i gemelli assassini parlano in maniera fumosa, piena di non detti e con riferimenti dati per scontato;
- certi elementi ricorrenti, tipo l'amico di Morgan che gestisce il cinema e l'ennesima parata di avversari che fuoriescono dal mare, questi ultimi in una scena che non porta nulla all'economia della storia,
- gli eventi sono concatenati in maniera del tutto casuale e fortuita, per non dire forzata.
- la copertina è poco coerente col contenuto dell'albo.
Parere positivo per i disegni di Luca Raimondo.
Almeno da questo punto di vista, Morgan Lost non delude mai.
Morgan incontra una ragazza e per caso scopre che è coinvolta in un giro di vendita d'organi illegale da parte di un istituto che recluta donatori col lavaggio del cervello.


Tra i punti negativi, invece, c'è un po' tutta la storia, ma più che altro certi elementi:
- gli squali rossi volanti, sbandierati sul retro di copertina del numero scorso, si vedono per un paio di pagine che definirei ininfluenti nell'economia dell'albo;
- i gemelli assassini parlano in maniera fumosa, piena di non detti e con riferimenti dati per scontato;
- certi elementi ricorrenti, tipo l'amico di Morgan che gestisce il cinema e l'ennesima parata di avversari che fuoriescono dal mare, questi ultimi in una scena che non porta nulla all'economia della storia,
- gli eventi sono concatenati in maniera del tutto casuale e fortuita, per non dire forzata.
- la copertina è poco coerente col contenuto dell'albo.
Parere positivo per i disegni di Luca Raimondo.
Almeno da questo punto di vista, Morgan Lost non delude mai.