Anche per festeggiare i quarant'anni dalla pubblicazione, il 2015 ha visto un bel po' di iniziative dedicate al caro Mister No.
Dapprima con l'Avventura Magazine #2 a lui dedicato e ora con uno dei primi titoli per libreria interamente targati Sergio Bonelli Editore.
Mi sono fatto un regalo di Natale in anticipo, anche perché la tentazione era molto forte.
Il tempio dei Maya è una storia abbastanza particolare.
Innanzitutto i personaggi che vi appaiono: oltre ovviamente a Mister No, partecipa alla spedizione anche l'amico Esse-Esse, ovvero l'austriaco Otto Kruger, come guida amazzonica aggiuntiva.
Poi c'è l'archeologa americana Patricia Rowland, un personaggio ricorrente nei 379 albi della serie regolare, iniziando da questa avventura per passare dal tragico viaggio all'isola di Pasqua fino ad arrivare alla saga di New York. Una donna forte, decisa, innamorata di Mister No, ma maggiormente del proprio lavoro.
Infine c'è Dana Winter, un simpatico musicista afroamericano sulla cui ambiguità del nome inizia a carburare la storia. Personaggio che poi riapparirà nella prima avventura di Mister No appena ritornato dall'Africa.
Il tempio dei Maya copre gli albi della serie regolare dal numero 12 (dal titolo "Tango" Martinez, da pagina 72, maggio 1976) fino al numero 15 (dal titolo Il tempio dei Maya, agosto 1976).
Graficamente parlando, la novità principale è l'aggiunta del colore. Qui sotto ci sono entrambe le versioni, in cui si nota anche l'intervento sul titolo.
Tra le colonne portanti che hanno disegnato Mister No, preferisco di gran lunga Franco Bignotti, ma questo è un altro discorso.
E poi la dimensione del libro. Un bel volumotto 22x31, bello pesantuccio, cartonato, molto simile ai volumoni di Tex editi da Mondadori. Qui in basso si può vedere la differenza con un albo regolare.
Nel complesso un'edizione niente male, che accontenta di sicuro il nostalgico.
Qui di seguito una serie di immagini riguardanti l'edizione da me acquistata.