Soggetto: Alessandro Bilotta
Sceneggiatura: Alessandro Bilotta
Disegni: Andrea Borgioli
Colori: Francesca Piscitelli
Copertina: Manuele Fior
Malinconia e tristezza sono conseguenze naturali dello stare al mondo, hanno radici profonde nella natura umana... o forse sono molto più semplicemente procurate da un inquietante criminale chiamato "L'Infelice"? È quello che cercheranno di scoprire Ottone e lo storico appassionato di misteri... e di perdite di tempo: Mercurio Loi!
Ah, come scrive Bilotta (da leggere con la voce di Maurizio Mosca).
E sì, Alessandro Bilotta continua a confezionare dei gioielli sempre diversi fra loro, incastonati in una cornice colorata degna di nota. Una delle prime critiche mosse alla serie ben prima della pubblicazione è il prezzo (4,90€), considerato un po' alto e inflazionato dall'uso del colore al posto del bianco e nero, come avvenuto nel numero pre-esordio nella collana Le Storie. Ebbene, a cinque mesi dall'inizio pubblicazione non noto più queste lamentele, al contrario solo lodi sperticate per l'innovazione narrativa e grafica che sta apportando Mercurio Loi. In definitiva, il costo dell'albo a storia conclusa non pesa affatto.
In breve: Mercurio Loi prova tristezza, ha la lacrima facile, non ha più il piglio e la sicumera che lo caratterizzano. È convinto che dietro questo suo malessere emotivo ci sia lo zampino de l'Infelice, un personaggio che, riporto fedelmente dalla scheda sul sito Bonelli:
L'Infelice è il più terrificante dei nemici di Mercurio. Un filosofo senza identità, sfigurato da alcuni francesi per un gioco sadico, che hanno deformato la sua bocca in una immutabile smorfia di pianto. Secondo il suo sistema di pensiero, l'uomo raggiunge la verità solo quando ottiene un perenne stato di infelicità. Farla trovare a tutta la razza umana è lo scopo dell'Infelice.
Avete presente il film Ant-Man? Lì, Hank Pym, interpretato da Michael Douglas, riesce attraverso una serie complicata di passaparola a farsi derubare in casa da Scott Lang e soci. In poche parole, lo manovra come un burattino. Qui è lo stesso. L'Infelice, attraverso un'azione, dà il via a una reazione a catena che scombussolerà la quotidianità di Mercurio, colpevole di averlo fatto arrestare tempo prima. Una sorta di vendetta lenta e continua, al contagocce, ma allo stesso tempo un atto benevolo coerente col pensiero filosofico de l'Infelice, cioè portare l'individuo all'infelicità per ottenere la verità.
L'Infelice quindi gioca il tutto sul calcolo probabilistico, sguinzaglia i propri seguaci in giro per Roma a raccattare informazioni a prima vista inutili e irrilevanti, ma fondamentali nella sua visione d'insieme. Una sorta di sequenza di tessere del domino che Mercurio Loi cercherà di contrastare per riportare l'avversario in prigione.
Il finale, poi, si rivela enigmatico e pone il dubbio su chi dei due sia il reale vincitore.
Ai disegni c'è Andrea Borgioli col suo tratto ben definito e ricco di sfaccettature, il tutto arricchito dalla colorazione che, per buona pace dei tradizionalisti e dei puristi del bianco e nero, fa la sua gran figura.
Mercurio Loi (serie) continua il proprio percorso a gonfie vele.
E non si poteva chiedere di meglio.