This is Our Planet from Tomislav Safundžić on Vimeo.
E poi mi guardo questo video e rimango ammutolito.
Complice il suggestivo accompagnamento musicale, The XX - Intro, ammiro esterefatto le immagini che scorrono senza sosta e che mi mostrano un pianeta come raramente viene mostrato. E si rimane affascinati anche perché si percepisce quel senso di "nuovo", di mistero che tanto ci attirava da bambini, quando alla domanda "che vuoi fare da grande?" rispondevamo "l'astronauta". O almeno io davo quella risposta.
Non mi definisco un fanatico o un patito di fantascienza, di certo non a livelli estremi, però i film di tale genere mi piacciono quasi tutti (L'uomo bicentenario, A.I. Intelligenza Artificiale e tutto il filone che ne deriva), mi piace anche Star Wars, ma non lo considero un film di fantascienza, ma questo è un altro discorso.
No, per dire, per me è un racconto classico di cappa e spada in salsa spaziale. Basti pensare ai tòpoi per antonomasia del genere: c'è un protagonista buono (Luke), il suo mentore (Obi-Wan), l'aiutante (Han Solo), la principessa da salvare (principessa Leia), ci sono i cavalieri (Jedi) e l'antagonista finale (imperatore Palpatine) con un pizzico di drama familiare (Darth Vader), spade (spada laser) ecc... Ma ripeto, questo è un altro discorso.
Ritornando alla fantascienza pura, non posso non citare alcuni libri che ho letto (Io Robot, Ciclo della fondazione). E Isaac Asimov rimane il mio autore preferito.
Poi scopro per puro caso questo manga qui: Inherit the Stars (read online)
Inherit the Stars, disegnato da Yukinobu Hoshino (già autore di 2001 nights, edito in Italia da Flashbook) che di per sé ci sguazza agilmente nel genere fantascientifico, è ispirato al romanzo omonimo Inherit the stars di James P. Hogan, in italia pubblicato col titolo "Lo scheletro impossibile".
Trama
Una tuta rossa d'astronauta con dentro uno scheletro umano. Non sarebbe poi una scoperta così sensazionale, perché sulla Luna c'è una grossa base spaziale, con decine di scienziati che vanno, vengono, esplorano, frugano, e che possono avere incidenti. Ma questa volta non si segnala nessun incidente, nessun uomo è mancante. E la tuta è di un materiale ignoto, contiene strumenti mai visti e un giornale di bordo scritto in un alfabeto indecifrabile. Un extraterrestre, allora? Attorno all'enigma di "Charlie", come viene battezzato lo scheletro, si scatena un'appassionante controversia internazionale dove tutti i rami della scienza, dalla paleontologia alla chimica, dalla crittografia alla fisica, sono coinvolti. Ogni teoria, ogni soluzione, appare plausibile e valida finché non viene drammaticamente smentita dalla successiva. Ma tutte concordano su un punto: lo scheletro di Charlie è un'assoluta impossibilità. "Fantascienza pura", così Isaac Asimov ha definito questo romanzo in cui, una volta tanto, l'accento principale cade sui fatti, le idee, la possibilità e gli uomini della scienza d'oggi.
Avevo già fantasticato di voler scrivere un giorno una sorta di romanzo fantascientifico, dove gli umani scoprivano tracce appunto "umane" su altri pianeti, facendo crollare ogni certezza pregressa sull'evoluzione sulla Terra. Ed eccolo là, bell'e pronto, scritto già da qualcun altro trenta/quaranta anni fa. Mi ci fiondo a razzo. Praticamente è la storia che avrei voluto scrivere e me la trovo già scritta, soprattutto in maniera sublime, contorniata da tecnicismi su fisica, chimica e biologia che io nemmeno mi sognerei.
E cavolo se merita, il manga.



1 commento:
Ottimo post, hai suscitato il mio interesse! Tienici aggiornati su questo nuovo progetto!
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