E poi si pensa pure a loro, dài, i mattoncini LEGO.
Una sorta di must have per qualsiasi bambino, poi non so oggi come funziona, dato che non vedo più in giro negozi di giocattoli.
Comunque, al di là della magia racchiusa in questi mattoncini di materiale plastico, è d'uopo incanalare l'attenzione anche sul lato videogame targato Lego.
LEGO ROCK RAIDERS
Da qualche mese avevo ricevuto il mio primo computer (il primo di una serie di quattro, almeno per ora), uno di quei vecchi cassoni grigi su cui girava Windows 98. I miei videogiochi erano pochissimi, a parte una versione no-cd del gioco di Ace Ventura (che non riuscii mai a completare) pre-installato non si sa perché, avevo "solamente" Age of Empires 2, che di per sé basta e avanza alla grandissima tutt'oggi. E poi c'era Paint, che non era/è un gioco, ma ci passavo le ore a disegnare castelli e basi militari.
Dicevo, sbucò dal nulla questo videogioco, prendo, lo installo e inizio a giocarci.
Foto sgranata, però si vede. |
Lego Rock Raider, beh, è difficile da spiegare in poche parole.
Rigiocato oggi, dopo.... quasi quattordici anni - come passa il tempo - Lego Rock Raiders non perde fascino, non perde nulla. Graficamente è molto valido, è molto intuitivo e propone la giusta dose di sfida, per alcuni livelli non si scendo sotto l'ora piena per il completamento.
A confronto con i titoli odierni sfornati da Lego, Rock Raiders è tutta un'altra cosa, sia come meccaniche di gioco e sia come coinvolgimento dell'utente. Il fattore infanzia non incide su questo nuovo giudizio, Lego Rock Raiders semplicemente si mantiene valido anche a distanza di anni.