Adam Wild sta per giungere al termine, manca poco al fatidico numero 26.
Nel frattempo, riprendendo il post di esattamente un anno fa "Adam Wild, primo anno di avventure", dico la mia sul secondo anno di pubblicazione dell'opera, cioè dal numero 13 al 24.
Complice anche il mio soggiorno all'estero per tre mesi (per lavoro), recuperare gli arretrati delle varie testate che seguo fra edicola e servizio Bonelli online si è rivelato e si sta rivelando dispendioso a livello di tempo. Per ora son riuscito a recuperare i quattro numeri di Adam Wild, dal 21 al 24, e che ho potuto leggere soltanto ora.
Ma partiamo dai numeri 13 (Nella giungla metropolitana) - 14 (Incendio alla zoo) - 15 (Uomini e cinghiali), un tris di albi ambientati nella grigia Londra di fine '800 e che mettono molta carne al fuoco. Innanzitutto il rapporto fra Adam e i vertici della Royal Geographical Society, con il Nostro che sfida apertamente i pezzi grossi e, subito dopo,la trama va avanti con la proposta di una ricerca archeologica della mitica città di Odwina, nel sud dell'Africa, descritta dall'esploratore/tuttofare Farini anni prima. Incarico che si intreccia con la richiesta, da parte della regina Vittoria in persona, ad Adam, di recarsi in Sud Africa per convincere gli Zulu a passare dalla parte degli inglesi nel conflitto apertosi fra quest ultimi e i boeri, ovvero i coloni di origine olandese stanziatisi in Sud Africa. Nel mezzo, un complotto per infangare la figura di Adam Wild e di Amina.
Si prosegue con gli albi 16 (Lagos) e 17 (La suprema catastrofe), quindi col ritorno nel continente nero per raggiungere il Sud Africa. Una storia doppia che mette a nudo i giochi di potere della Corona in territorio nigeriano, dove un boss locale, che aiuterà Adam e soci, in realtà è un agente di Sua Maestà la regina Vittoria. I Nostri dovranno vedersela con un signorotto locale, un profeta che porta avanti una forma di islamismo estremista, riuscendo anche a smascherare gli ufficiali inglesi corrotti coinvolti nella questione.
Una doppia che ha molte analogie con gli avvenimenti dell'epoca moderna.
I numeri 18 (La corsa degli struzzi) e 19 (La scelta sbagliata) introducono un turbine di complotti, spie inglesi, corruzione, sparatorie. Lady Gertrude si rivela essere una spia per conto della Corona e incarica Adam di infiltrarsi tra i finanziatori dei boeri.
Dal numero 20 al 21 si arriva finalmente a Odwina e... niente, credo sia stata un'occasione sprecata. Riconosco che mancano pochissimi albi al termine, ma il pezzo di trama riguardante la mitica città perduta si risolve in una bolla di sapone, in un mix di visioni mistiche e qualche sequenza confusa.
Si arriva infine ai tre albi che chiudono il secondo anno di avventure, ovvero i numeri 22, 23 e 24 e che raccontano gli inizi della guerra anglo-boera, sicuramente un avvenimento storico non conosciutissimo in Italia. Compaiono i personaggi di Churchill e Gandhi, a mio modo di vedere fini a se stessi: intervengono in qualche dialogo con i protagonisti e poi svaniscono. Ovviamente, i due, che parteciparono per davvero alla guerra anglo-boera in gioventù, non sono ancora i personaggi storici che diventeranno qualche decennio dopo.
Insomma, che dire? Di per sé la serie si è mantenuta più o meno stabile, alternando ottime storie ad altre leggermente meno riuscite. Il punto di forza, almeno per me, è l'ambientazione africana e tutto ciò che di storico se ne può ricavare, andando a far luce su avvenimenti che difficilmente trovano spazio sui libri di storia del liceo, se non qualche riga abbozzata.
Dal punto di vista dei disegni, invece, nulla da rimproverare, anzi... qualità eccellente che purtroppo non è riuscita ad attenuare il calo di vendite, portando all'inevitabile chiusura fra poco meno di due mesi.
Si è visto un po' di tutto: personaggi storici, doppiogiochisti, l'adolescenza di Adam, la Londra di fine '800, l'Africa meno nota a molti, archeologia misteriosa e guerra.
Restano due albi in cui spero venga chiusa degnamente l'epopea di Adam Wild e dei suoi amici e chissà, così l'autore sembra aver fatto capire da certi post su Facebook, è probabile che Adam possa ritornare in futuro in edicola, magari con qualche numero speciale.
Nel frattempo, riprendendo il post di esattamente un anno fa "Adam Wild, primo anno di avventure", dico la mia sul secondo anno di pubblicazione dell'opera, cioè dal numero 13 al 24.
Complice anche il mio soggiorno all'estero per tre mesi (per lavoro), recuperare gli arretrati delle varie testate che seguo fra edicola e servizio Bonelli online si è rivelato e si sta rivelando dispendioso a livello di tempo. Per ora son riuscito a recuperare i quattro numeri di Adam Wild, dal 21 al 24, e che ho potuto leggere soltanto ora.
Seconda annata. |
Si prosegue con gli albi 16 (Lagos) e 17 (La suprema catastrofe), quindi col ritorno nel continente nero per raggiungere il Sud Africa. Una storia doppia che mette a nudo i giochi di potere della Corona in territorio nigeriano, dove un boss locale, che aiuterà Adam e soci, in realtà è un agente di Sua Maestà la regina Vittoria. I Nostri dovranno vedersela con un signorotto locale, un profeta che porta avanti una forma di islamismo estremista, riuscendo anche a smascherare gli ufficiali inglesi corrotti coinvolti nella questione.
Una doppia che ha molte analogie con gli avvenimenti dell'epoca moderna.
I numeri 18 (La corsa degli struzzi) e 19 (La scelta sbagliata) introducono un turbine di complotti, spie inglesi, corruzione, sparatorie. Lady Gertrude si rivela essere una spia per conto della Corona e incarica Adam di infiltrarsi tra i finanziatori dei boeri.
Dal numero 20 al 21 si arriva finalmente a Odwina e... niente, credo sia stata un'occasione sprecata. Riconosco che mancano pochissimi albi al termine, ma il pezzo di trama riguardante la mitica città perduta si risolve in una bolla di sapone, in un mix di visioni mistiche e qualche sequenza confusa.
Si arriva infine ai tre albi che chiudono il secondo anno di avventure, ovvero i numeri 22, 23 e 24 e che raccontano gli inizi della guerra anglo-boera, sicuramente un avvenimento storico non conosciutissimo in Italia. Compaiono i personaggi di Churchill e Gandhi, a mio modo di vedere fini a se stessi: intervengono in qualche dialogo con i protagonisti e poi svaniscono. Ovviamente, i due, che parteciparono per davvero alla guerra anglo-boera in gioventù, non sono ancora i personaggi storici che diventeranno qualche decennio dopo.
Insomma, che dire? Di per sé la serie si è mantenuta più o meno stabile, alternando ottime storie ad altre leggermente meno riuscite. Il punto di forza, almeno per me, è l'ambientazione africana e tutto ciò che di storico se ne può ricavare, andando a far luce su avvenimenti che difficilmente trovano spazio sui libri di storia del liceo, se non qualche riga abbozzata.
Dal punto di vista dei disegni, invece, nulla da rimproverare, anzi... qualità eccellente che purtroppo non è riuscita ad attenuare il calo di vendite, portando all'inevitabile chiusura fra poco meno di due mesi.
Si è visto un po' di tutto: personaggi storici, doppiogiochisti, l'adolescenza di Adam, la Londra di fine '800, l'Africa meno nota a molti, archeologia misteriosa e guerra.
Restano due albi in cui spero venga chiusa degnamente l'epopea di Adam Wild e dei suoi amici e chissà, così l'autore sembra aver fatto capire da certi post su Facebook, è probabile che Adam possa ritornare in futuro in edicola, magari con qualche numero speciale.
La collezione finora. |
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