Come spiegato in un intervento precedente, Lukas è una serie strutturata su due stagioni da dodici numeri ciascuna.
Questo marzo è uscito in edicola il primo numero di Lukas Reborn, una sorta di riavvio (ma non è così) del personaggio.
Uscita: 21/03/2015
Soggetto: Michele Medda
Sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Michele Benevento
Copertina: Michele Benevento e Lorenzo De Felici
Nelle arene clandestine, dove i lottatori combattono a mani nude e spesso fino all'ultimo sangue, il più forte di tutti è Black Fist, così chiamato per via del guanto nero che gli copre la mano sinistra. Nessuno conosce la sua identità... tranne l'enigmatico vampiro che lo avvicina dopo un match per proporgli un patto. E gli dice: “Io so tutto del tuo passato, Lukas Reborn”...
Dagli eventi finali della prima stagione è passato un po' di tempo.
Ritroviamo il nostro, ora conosciuto come "Black Fist", intento in una serie di lotte in arene clandestine, molto diverso rispetto al personaggio della prima serie. Ora ha una folta barba e una nuova identità (Daniel Standing) dovuta a una amnesia occorsa nel finale di stagione scorsa. Lukas, o Daniel almeno per ora, è diventato una sorta di schiavo, combatte al soldo di un signorotto mafioso, e gli va bene così. Sa di essere forte, sa di essere speciale, quindi conosce i propri limiti e fin dove spingersi con i propri carcerieri.
Poi appare un personaggio poco usato nella prima stagione, ovvero zio Ming (rivelatosi un vampiro), e qui il nostro Daniel diventa consapevole di aver avuto in passato un'altra identità, di chiamarsi Lukas Reborn.
Un primo numero che mette tanta carne al fuoco.
Un primo numero che promette scintille fra ridestati, vampiri e lupi mannari. Ma anche troll e creature varie, introducendo anche una unità speciale contro il sovrannaturale lasciata morire a se stessa e presa in mano da una agente in cerca di riscatto professionale.
Tante le carte in tavola, tante le promesse di azione e colpi di scena. Molto sicuramente, così come nella prima stagione, è meglio non simpatizzare per alcun personaggio perché è molto probabile che possa morire in maniera atroce.
Spettacolari i disegni, affidati a Benevento (così come nel primissimo numero della saga), molto puliti e dinamici.
La seconda stagione è appena iniziata.
E non poteva farlo in maniera migliore.
Poi appare un personaggio poco usato nella prima stagione, ovvero zio Ming (rivelatosi un vampiro), e qui il nostro Daniel diventa consapevole di aver avuto in passato un'altra identità, di chiamarsi Lukas Reborn.
Un primo numero che mette tanta carne al fuoco.
Un primo numero che promette scintille fra ridestati, vampiri e lupi mannari. Ma anche troll e creature varie, introducendo anche una unità speciale contro il sovrannaturale lasciata morire a se stessa e presa in mano da una agente in cerca di riscatto professionale.
Tante le carte in tavola, tante le promesse di azione e colpi di scena. Molto sicuramente, così come nella prima stagione, è meglio non simpatizzare per alcun personaggio perché è molto probabile che possa morire in maniera atroce.
Spettacolari i disegni, affidati a Benevento (così come nel primissimo numero della saga), molto puliti e dinamici.
La seconda stagione è appena iniziata.
E non poteva farlo in maniera migliore.
Nessun commento:
Posta un commento