04 ottobre 2015

[Bonelli] Adam Wild 13 - Nella giungla metropolitana

Uscita: 03/10/2015
Soggetto: Gianfranco Manfredi
Sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Darko Perovic
Copertina: Darko Perovic


C'è del marcio nella Royal Geographical Society di Londra. Qualcuno lavora nell'ombra per screditare Adam. Lady Gertrude Winter preferisce farlo apertamente e in pubblico. Amina rischia di finire coinvolta in uno scandalo. I Manning, una famiglia di psicopatici, tessono complotti e intrighi. La capitale dell'Impero sembra davvero una giungla oscura e impenetrabile, dove tutti combattono contro tutti.


Oh, ma che bell'albo. Si cambia scenario geografico, quindi si passa dalla afosa savana africana al grigiore umido di Londra. Ma sono i personaggi che danno il meglio di loro stessi: Adam fa un intervento polemico nella sede della Royal Geographical Society, attirandosi qualche antipatia di membri influenti, tra cui Gertrude Winter e la famiglia Manning. Ma Adam se ne infischia del blasone e dell'etichetta e dà una bella lezione a Manning padre, ma di quelle che non si scordano facilmente, senza tralasciare Manning figlio. Allo stesso tempo, si trova costretto a fare luce sui diari di esplorazione di Farini (alias di William Leonard Hunt, personaggio storico realmente esistito) su di una antica città africana sconosciuta nel deserto del Kalahari, e per questo chiederà aiuto al conte Molfetta.
Il conte Narciso Molfetta continua ad aprirsi pian piano al lettore e in questo albo confida ad Amina un suo grande segreto, ovvero che è casto. Anche se leggermente in disparte, rivela delle incongruenze nei resoconti di Farini. Amina, invece, consolida il proprio carattere deciso, rischiando lo scandalo pubblico durante la visita allo zoo umano, una triste pratica dei secoli scorsi. Lo scatto fotografico che la ritrae denudata in tale zoo potrebbe essere usato per gettare fango su Adam Wild e fa gola ad alcuni suoi detrattori. Interessante vedere come sia Adam, ma soprattutto Amina, siano quasi a disagio nel vecchio continente, tra intrighi, cerimoniali e ostentazione di prestigio. Anzi, Amina, dato che è una principessa, vorrebbe incontrare la regina Vittoria, ricevendo risposte imbarazzate da alcuni pezzi grossi inglesi.
E poi c'è Gertrude Winter che cerca una sorta di tregua con Adam per conseguire un obiettivo comune, ovvero colpire Ambrose Manning, questa ricca famiglia londinese che vorrebbe finanziare la nuova spedizione di Adam. La famiglia Manning è abbastanza contorta e ne fanno parte un padre e due figli. Il padre, molto anziano, riceve in pubblico un grosso smacco da parte di Adam e viene anche aggredito dal figlio, un inglesotto da salotto che cerca di prenderne il posto anche con la violenza. Infine c'è la figlia, una donna un po' particolare, molto affascinante, non maritata (le potrebbe interessare Adam) e priva di empatia verso il prossimo. Detto questo, un albo che ha solide fondamenta sia negli avvenimenti sia nei dialoghi brillanti, con molte frasi a effetto e che delineano il carattere di ogni personaggio.
Sul lato disegni nulla da dire, Perovic è un ottimo disegnatore che forse non rende tantissimo sulle copertine (quella di questo numero è un po' debole anche a causa della colorazione), ma sulle tavole della serie regolare è una garanzia. Ritrae una Londra di fine '800 con cielo plumbeo e pioggia incessante, salotti inglesi sfarzosi e via dicendo che fanno da contrasto al mondo africano visto finora.
In breve, Adam Wild (fumetto) si sta rivelando albo dopo albo una sicurezza: una lettura piacevole e affascinante.




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