26 maggio 2016

Star Wars Episodio I racer - i nuovi pianeti

Della saga di Guerre Stellari si è detto di tutto, o la si ama o la si odia.
Soprattutto della trilogia prequel (episodio I - II - III), molto criticata dai fan duri e puri, un po' a ragione e un po' a torto. Certo, i midichlorian tolgono un po' di mistero al lato della forza e via dicendo, ma non mi sembra un trilogia da buttar via. Per non parlare di Jar Jar Binks, sicuramente meno ridicolo degli Ewok del sesto episodio.

Nel primo film del 1999, La minaccia fantasma, c'è una sequenza di corse davvero niente male. In inglese si chiamano podracer, in italiano si è optato per "sgusci"... e sono i mezzi folli che corrono su dei percorsi altrettanto folli. Che poi, alla fine, non è nient'altro che la riproposizione delle corse su biga o quadriga degli antichi romani, già vista e stravista in chissà quanti film dall'invenzione del cinema, però resa più moderna e, per me, accattivante. Il tutto si svolge sul pianeta deserto Tattoine, già apparso nei film precedenti.

Nello stesso anno, il 1999, esce nei negozi, grazie a Lucas Arts, il gioco ispirato alla sequenza dei podracer, dal titolo "Star Wars Episode I Racer" e, per il bambino che ero allora, è subito magia.
Innanzitutto i personaggi: oltre al giovane Anakin Skywalker, ci sono anche tutti gli altri partecipanti che appaiono per brevissimi istanti in La minaccia fantasma, tipo Sebulba, Gasgano, Teemto Pagalies e Ben Quadinaros (e tanti altri), ognuno col proprio podracer personale come visto nel film, più altri personaggi inventati per l'occasione.
E poi ci sono loro, i percorsi, ben venticinque distribuiti su otto pianeti diversi.. Oltre, appunto, a Tattoine, ci sono Mon Gazza, Aquilaris, Oovo IV, Malastare, Ord Ibanna, Baroonda e Ando Prime, tutti pianeti creati ad hoc per il videogioco e, successivamente, ripresi anche in alcuni fumetti di Star Wars (ora facenti parte del canone Legends).






Tattoine:
Che c'è da dire? Compare per la prima volta in Star Wars Episodio IV, qui inizia la saga di Luke Skywalker che viene aiutato da Obi-Wan Kenobi, R2-D2, C3PO, Han Solo e Chewbacca e lasciare il pianeta e a raggiungere l'Alleanza ribelle.
Ci sono due piste su Tattoine. La prima è la Boonta Training Course che, nomen omen, tradisce la proprio semplicità essendo un tracciato privo di reali difficoltà e che richiede poco meno di un minuto per essere completato. La seconda, invece, è la Boonta Eve Classic che ricalca alcune parti della sequenza omonima di La minaccia fantasma, andando anche a riproporre alcune scenari proprio come nel film, una tra le piste più belle.






Mon Gazza:
Un pianeta votato interamente all'estrazione di spezia, un minerale usato nell'universo di Star Wars. Controllato dalla malavita, il paesaggio inquinato e rossastro brulica di macchinari di estrazione. I percorsi presenti sono uno più meraviglioso dell'altro, il livello di difficoltà non è altissimo, ma i tracciati sono ben studiati per stupire, tra fuoco incandescente, enormi complessi industriali ed escavatori giganteschi. Tre sono i tracciati: Mon Gazza Speedway, Spice Mine Run e Zugga Challenge.






Ando Prime:
Un pianeta ghiacciato e abitato, ma nulla di speciale. I tracciati non propongono un tasso di sfida definibile tale, anche se d'impatto è tutta l'architettura che ci si trova davanti, davvero molto ispirata, soprattutto la parte in città. Sicuramente creato per ovviare al non utilizzo di Hoth, il pianeta ghiacciato che compare in Episodio V.
Ben quattro i tracciati: Beedo's Wild Ride, Howler Gorge, Andobi Mountain Run e Ando Prime Centrum.






Aquilaris:
Un pianeta acquatico. Di per sé non è niente male, essendo un pianeta acquatico ci sono anche dei tratti in tunnel sottomarini (dai quali si vedono enormi creature marine infestare le acque), per poi risalire in superficie. Per non parlare dei portoni a tenuta stagna che si aprono e chiudono a intervalli regolari e che rappresentano il solo e vero ostacolo. Forse l'unico pianeta in cui attorno ai tracciati si avverte davvero l'eco della folla. Interessante l'architettura studiata per questo pianeta. I tracciati sono Aquilaris Classic, Sunken City e Bumpy's Breakers.








Malastare:
Pianeta che viene menzionato in La minaccia fantasma, da qui verrebbe infatti uno dei candidati alla carica di cancelliere supremo del post-Valorum. Il pianeta è brullo, buio, violaceo, sicuramente il luogo meno ideale per viverci. I tracciati, poi, non colpiscono più di tanto e, anche se offrono una buona sfida, non riescono a spiccare rispetto a quelli degli altri pianeti.
I tracciati sono Malastare 100, Dug Derby e Sebulba's Legacy.









Oovo IV:
Non è un pianeta, bensì un asteroide (per altre fonti è una luna) dove vi è costruito un carcere di massima sicurezza. L'atmosfera respirabile vi è presente grazie a un campo di forza che la intrappola. Ecco, devo ammettere che è il mio luogo preferito dato che i suoi tracciati, oltre a non essere affatto semplici, variano molto. Infatti passeremo fra gli enormi palazzoni dei carcerati per poi avventurarci in tunnel vari di collegamento, in lande desolate che dividono le varie sezioni del carcere e poi, dulcis in fundo, in tunnel antigravità dove la velocità aumenta a dismisura. Sicuramente il pianeta (o quello che è) dove gli artisti della Lucas Arts hanno messo più impegno.
Tra i tracciati disponibili vi sono Vengeance, Executioner e The Gauntlet.










Ord Ibanna:
Ord Ibanna è un pianeta gassoso e ricorda moltissimo Bespin, il pianeta presente in Episodio V dove facciamo la conoscenza di Lando Carlissian. Ord Ibanna è incredibilmente simile, la città si sviluppa allo stesso modo su piattaforme aeree, circondate da impianti di estrazione e vari edifici, ciò non toglie che i circuiti siano un po' troppo simili tra loro. Sicuramente creato per sopperire alla mancanza di Bespin, così come Ando Prime al posto di Hoth, forse un po' anacronistici se inseriti nel gioco (fino a un certo punto). Fra i tracciati vi sono Scrapper's Run, Dethro's Revenge e Abyss.









Baroonda:
Un pianeta di tipo terrestre che regala, rispetto a tutti gli altri, molti più scenari nei quali scorrazzare. Si parte da una città bianca e maestosa, per poi inerpicarsi su percorsi accidentati e a strapiombo, giungle impenetrabili e tortuose, deserti labirintici e spiagge zeppe di testimonianze di una civiltà scomparsa. Per finire, in bellezza, all'interno di un vulcano in attività. Baroonda presenta, a mio modo di vedere, i percorsi più difficili e intriganti, ma preferisco di gran lunga Oovo IV.
I tracciati sono Baroo Coast, Grabvine Getaway, Fire Mountain Rally e Inferno.







Il gioco, tuttavia, non è esente da difetti.
Ci sono tre modalità: classica, libera e multiplayer. Fin qui nulla di male, però nella modalità classica (l'unica che serve a sbloccare pian piano i vari circuiti) non si può assolutamente impostare la difficoltà. Un grosso difetto, infatti, è la difficoltà impostata su "principiante" (praticamente lo è), perché arrivare primi in qualsiasi circuito è una pura formalità. Il secondo arrivato, poi, è e sempre sarà il favorito del percorso, mentre tutti gli altri personaggi andranno volutamente più lenti. Manca un minimo di sfida, oltretutto si parte sempre dalla prima fila.
Positivo è tutto il comparto audio, dai suoni dei veicoli fino alla colonna sonora, quella originale dei film, che è meravigliosa di suo. Che gli vuoi dire?
Si dà atto al gioco che, nonostante i difetti, ha dato vita a dei mondi nuovi e affascinanti che, ne sono certo, fanno appassionare qualunque fan di Guerre Stellari.






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