15 aprile 2011

Recensione Anime: impressioni su IS - Infinite Stratos

IS Infinite Stratos è la dimostrazione lampante di quanto l'animazione giapponese possa cadere in basso.
Ma iniziamo dalla trama:
Dieci anni prima dei fatti narrati, viene inventata l'arma più potente al Mondo, ovvero l'unità mobile armata IS, dalla solita ragazzetta prodigio giapponese (ma che fortuna, va'). Il Mondo adotta questa nuova arma, investe nella ricerca e invia le proprie più valide ragazze ad addestrarsi alla IS Academy. Il motivo è imprecisato, ma si sa, è meglio avere delle ragazzine in mutande pronte a far fuoco contro nazioni nemiche. Ah, ho detto che solo le ragazze possono pilotare gli IS?

La trama scricchiola ch'è 'na bellezza.
Potrei capire se la tecnologia a base degli IS fosse di derivazione aliena, oppure di un popolo antico-misterioso alle radici della razza umana, ma qui si parla di una ragazzetta giapponese che inventa dal nulla una unità mobile armata che funziona solo a cromosoma XX... Non si spiega mai il perché.
Lei sarebbe il genio incommensurabile che ha messo in scacco mezzo pianeta.

No che non si può spiegare, altrimenti decadrebbe tutto il fulcro su cui si basa la narrazione. Ed è inutile nascondersi dietro la solita tiritera che rimane pur sempre un anime da intrattenimento; una tecnologia che reagisce in base al sesso dell'utente è totalmente campata per aria, per quanto uno si possa sforzarsi di pensare il contrario.
E infatti l'anomalia sta nel fatto che al mondo c'è solamente un pene-munito in grado di pilotare l'IS, l'unico ragazzo che può frequentare l'accademia IS, che alla fin fine è un istituto completamente femminile.

Praticamente IS Stratos ecc... è un anime di genere harem infarcito di mecha, ecchi e anche un blando tentativo di shonen-ai, stroncato dopo due puntate, per fortuna.
Oltre al personaggio maschile, Ichika, vengono introdotte delle ragazzette in calore, macchiette malamente parodistiche dei propri paesi di appartenenza: c'è l'inglese snob, la tedesca tutta di un pezzo e incazzosa, la francese che non si capisce che è, la cinese inutile e l'amica del cuore giappa che, quatta quatta, prova qualche sentimento per il tonto Ichika.
Tonto perché, nonostante il mare di fi*a in cui è immerso, stenta a degnare di qualsiasi pensiero impuro le feromoniche compagne di corso. Un personaggio costruito malissimo.
Eh, che fantasia... È la stessa persona ma con acconciature diverse.


Il finale, poi, è un'autentica fetecchia. Roba spiattellata così, tanto per, nelle ultime due puntate e che non porta a niente. Interrogativi irrisolti e solite gag trite e ritrite, tra cui la strafritta "uscita al mare" con relativa sfilata di costumini striminziti delle prima citate feromoniche amichette.


Oltre che la trama e il suo svolgimento, vomitevole è anche il chara design che non è niente di innovativo, solito modello di base a cui viene cambiata solamente l'acconciatura e a volte il colore degli occhi. 
Leggermente gradevole, invece, è il giudizio che si può affibiare ai combattimenti, ma con le dovute pinze. Ciò che nella puntata prima era il mecha più forte, in quella dopo viene massacrato da un'altra ragazzetta in mutande uscita dal nulla. Bah.

Non so, non lo consiglierei a nessuno. Tanto valeva seguirlo in contemporanea, recuperarselo in blocco, ora, sarebbe spossante, almeno per me. Va', non guardatelo ch'è meglio.

13 aprile 2011

Un anno di Mondo 12.

Già, il blog compie il suo primo anno.
E siccome voglio essere alternativo, per festeggiare, non ho preparato nessuna release speciale o altro materiale pubblicabile. Sì, lo so, sono un gran birbone.


Ma facciamo un riepilogo di questo anno, un bilancio:
- Tre volumi e qualcosa di Arakawa under the bridge. Un progetto che ho fortemente voluto, ma che ho trascurato in maniera altrettanto forte. Purtroppo la traduzione di certi capitoli non è venuta in maniera ottimale, sia per colpa mia che di terzi a cui avevo temporaneamente affidato il compito. Dal quinto volume le cose cambieranno: una traduzione più seria (nei suoi limiti del doppio passaggio Jap-Eng-Ita) e più fedele all'italiano parlato che all'aberrante costruzione inglese. Comunque, tutto sommato, è un progetto che ha dato le sue soddisfazioni.

- Altri tre volumi e qualcosa di Bambino!, il progetto da sogno nel cassetto. Qui sono più soddisfatto del lavoro svolto, forse potevo fare di più nei primi due volumi, ma forse un giorno ci metterò mano. E quindo dico forse, intendo dire mai. E Bambino! è davvero fenomenale come storia, vedrete più avanti, vedrete.

- Il primo capitolo più il fuoriserie di Kaiji, entrambi capitoli in cui mi son divertito, anzi... sentito soddisfatto nell'editare dopo tanto tempo. Un grazie a FurukawaKanran con cui ho collaborato per l'occasione.

- Articoletti vari, opinioni su manga letti e video da YouTube. Giusto per spezzare la monotonia del blog e intervallare con le release. Beh, son cose che mi sentivo di inserire nel blog, quindi boh? Che altro dovrei dire? Non lo so, ecco...




Di progetti in mente ne ho una marea, ma finché son relegato al catorcio di pc che mi ritrovo e al poco tempo a disposizione, son costretto ad appoggiarmi a -pur validi- collaboratori esterni che ringrazio per il tempo donatomi.
Su, affrontiamo pure quest'anno!

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