30 luglio 2015

[Bonelli] Lukas Reborn 5 - Il traditore

Uscita: 22/07/2015
Soggetto: Michele Medda
Sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Fabio Detullio
Copertina: Michele Benevento e Lorenzo De Felici



Lukas ritrova Ednar, un lottatore affrontato tempo prima nell’arena, e questi gli presenta il misterioso White Mask. Lukas si accorge subito che White Mask è un Ridestato... ma non ricorda di essersi già incontrato con lui molti anni prima. E, soprattutto, non sospetta che White Mask voglia ucciderlo!

Caspita.
Bel numero.
Questo numero 5 di Lukas Reborn dà una bella scossa dopo quattro numeri per me deludenti.
Si inizia con una presentazione dei nuovi piani alti della società dei ridestati, ritrovando chi ha mosso i fili nel finale di prima stagione. E quelli eventi lì sono il cardine di questo albo. Si capisce che c'è una lotta di potere economico fra ridestati e vampiri (il potente Smiley apparso nei primi quattro albi della seconda stagione), volta ad ottenere sempre più controllo sul mondo economico degli umani.
Lukas continua a non ricordare nulla, la sua amnesia è totale e non ricorda gli avvenimenti accorsi sia nella sua vita da umano che in quella da ridestato e per caso incontra chi, nel finale di prima stagione, l'ha aiutato ad infiltrarsi nel castello di Wilda Belsen per poi tradirlo cercandolo di ammazzare. Ritmo narrativo velocissimo che sposta lo scontro in una zona isolata fra le campagne, in un mulino sotto la pioggia incessante. Lo scontro fra Lukas e altri ridestati si conclude con l'intervento decisivo di White Mask, il personaggio che nel finale di prima stagione si è venduto tradendo Lukas come accennato prima.
Lukas continua ad essere immerso nella propria amnesia, condizione che, secondo le anticipazioni del prossimo albo, dovrebbe trovare una parziale soluzione il mese prossimo. Vedremo.
Nel complesso, un albo che ridà un po' di respiro a tutta la saga.


Sul lato disegni nulla da recriminare. Molto espressivi e dinamici e in linea con quanto visto finora.

13 luglio 2015

[Bonelli] Adam Wild 9 - I giovani leoni / Adam Wild 10 - Le notti di Mombasa





"Le notti di Mombasa" non è il seguito de "I giovani leoni". Però ho ritenuto giusto parlarne in quanto coppia di albi perché l'avvenimento cardine di uno trova un interessante sviluppo nell'altro.
Ma partiamo dall'albo numero 9, I giovani leoni. Adam Wild e i suoi amici si ritrovano loro malgrado a dover difendere il cantiere della ferrovia britannica da recenti e improvvisi attacchi da parte dei leoni. I lavoratori indiani vedono dietro questi attacchi l'ombra di uno spirito maligno. A capo del cantiere ferroviario c'è Lady Winter, una dei due grossi antagonisti finora presentati, con la quale Adam mette subito le cose in chiaro ponendo fine ai loro trascorsi. Adam riesce ad ammazzare il leone e attribuisce il merito al colonnello Patterson, referente del governo inglese e a capo della sicurezza del cantiere.

Grazie a questo avvenimento, nell'albo numero 10 Adam scopre che il governo inglese vuole ringraziarlo ufficialmente per i servizi resi alla nazione, il che significa che il contenzioso di Adam con la Geographical Society è risolto e quindi può ottenere fondi per nuove esplorazioni, ma prima dovrà recarsi a Londra. Aiuto economico che casca a fagiuolo dato che il conte Molfetta si troverà improvvisamente a corto di fondi, appunto, e per averne altri dovrà piantare una croce sul Kilimanjaro, in modo da tenere fede alla promessa fatta allo zio, pezzo grosso del Vaticano, l'unico che può sbloccare nuovi fondi. Il che porterà poi agli avvenimenti dell'albo numero 11, che si svolgerà infatti sul Kilimanjaro.

Nell'albo numero 10, inoltre, Adam affronta a viso aperto Frankie Frost, il secondo grosso antagonista. Un uomo indebolito della malaria, ma sempre pronto a impugnare il fucile. In seguito al conflitto a fuoco con Adam, Frost cade in mare e solo il cappello riemerge. Essendo, come dire, un qualcosa di già visto e stravisto in chissà quanti film e fumetti, non si fa peccato a pensare che in realtà Frost sia ancora vivo. Anche perché, narrativamente parlando, c'è tanto da raccontare su questo personaggio. Per quanto riguarda i disegni, molto ispirati quelli dell'albo 9, a cura di Massimo Cipriani. Forse a volte l'aspetto di Patterson si confonde con quello del conte Molfetta, ma per il resto è davvero fenomenale. Per l'albo numero 10, i disegni sono di Giorgio Sommacal, un disegnatore più avvezzo a fumetti comici. Forse le prime pagine non sono proprio il massimo, però tavola dopo tavola il tratto acquista una bella maturità e dinamicità, non male.

Adam Wild, come serie, sta prendendo pian piano il volo, ed è quello che aspettavo.
Dopo un bel po' di albi "riempitivo", ma più che altro per dare spessore ai vari personaggi, si incomincia a intravedere il potenziale, la parte dell'iceberg che rimane sempre sommersa. Avanti così.





[Bonelli] Lukas Reborn 4 - La belva


Uscita:23/06/2015
Soggetto:Michele Medda
Sceneggiatura:Michele Medda 
Disegni:Luca Casalanguida 

Copertina:Michele Benevento e Lorenzo De Felici

Separatasi momentaneamente dalla vampira Yan Yu, la donna-lupo Frida Balk si trova braccata non solo dalla polizia metropolitana e dalla Squadra Phoenix, ma anche da cacciatori di taglie. E Lukas, suo malgrado, non può abbandonare Frida al proprio destino: la ragazza è la sola che possa rivelargli dove si nasconde Yan Yu...





Uhm...
Avevo forti aspettative per questo quarto albo.
Aspettative che, dopo la lettura, si sono frantumate.
Questo primo mini-arco narrativo della seconda stagione di Lukas non mi ha soddisfatto. Dopo le ottime premesse del primo numero, anche se zeppo di avvenimenti deus ex machina come se piovesse, la terna di albi seguenti non mi ha trasmesso nulla. Va bene, in questa stagione si va a perdere il parallelismo fra Uomo e mostro del mese, ci sta, è stato appurato... però questo simil-thriller tiratissimo che senso ha? Lukas va in giro a cercare una vampira lesbica per conto di zio Ming, l'unico in grado di far luce sul suo passato. Per poi scoprire che zio Ming, a mo' di Jon Snow, non sa nulla. E quindi Lukas si ritrova a dover ripartire da zero, senza contare che la faccenda narrata in questi quattro albi si risolve in nulla di fatto bello grosso. Quattro albi pieni di alti e bassi che hanno allungato il brodo in maniera insipida, questo mi sento di dire.
Che poi, per carità, le anticipazioni per il prossimo albo promettono davvero bene, in quanto ci si dovrebbe ricollegare agli avvenimenti che hanno chiuso la prima stagione...
Ecco, ora posso dire che manca qualcosa a questa serie, manca la scintilla che c'era a tratti nella prima stagione e che, in questa seconda, fa timidamente capolino senza sorprendere.
Un arco narrativo, cioè questi primi quattro numeri, che girano intorno e non quagliano niente.
O quasi.
A sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno, il tutto è servito a riportare Lukas alla sua "quotidianità" dopo gli eventi cancella-memoria del finale di prima stagione, consegnandoci un personaggio che, un po' come tutti noi, deve trovare il suo posto nella società. O tantomeno capire come farlo e ripartire quasi da zero, ma bastava anche un albo solo, non un arco narrativo durato quattro mesi. Una interpretazione forse forzata, ma dovuta perché se ci spendi un po' di soldi per qualsiasi cosa, anche una somma infima, un lato positivo lo trovi per forza. 



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