20 marzo 2016

Urania - Le stelle dei giganti


Segnalo l'uscita in edicola de Le stelle dei giganti, collana Urania Millemondi per marzo 2016.
Una raccolta dei primi tre libri della saga dei giganti scritta da James P. Hogan, accennata qualche tempo fa in QUESTO POST.

Come da foto allegata, in questa raccolta sono presenti:
- Lo scheletro impossibile;
- Chi c'era prima di noi;
- La stella dei giganti.

Il prezzo è 7,90€.
Ulteriori informazioni nel Blog Urania
Copertina


Facendo sempre riferimento al post di prima, ricordo che esiste una versione a fumetti dell'opera, il manga Hoshi wo tsugu mono (星を継ぐもの) di Yokinobu Hoshino, completo in quattro volumi e per ora inedito in Italia. Purtroppo le scan in inglese (e di conseguenza anche quelle italiane) sono ferme da un bel po' ai primi due capitoli del secondo volume e non sembrano esserci segnali di una pronta ripresa degli stessi. Per chi è interessato, i capitoli italiani finora rilasciati si possono trovare su Mangascan.


Presente e passato.

03 marzo 2016

[Traduzione] Rod Stewart - Young Turks

Questa è un'altra canzone che ho scoperto grazie a GTA San Andreas, direi quasi un colpo di fulmine.
E sì, perché sei lì che guidi per le zone di campagna e poi SDENG, l'autoradio impostata sulla stazione K-DST che ti spara Young Turks così, fuori dal blu (cit.).
Ammetto che all'epoca (2005-2006) non conoscevo affatto Rod Stewart, ovvero il cantante del brano in questione. Non lo conoscevo affatto. Ricordo benissimo che cercai, ascoltando la canzone durante il gioco, di annotarmi un paio di frasi per poi cercarle su Google... e infatti la trovai subito. Da lì nacque poi il mio interesse per Rod Stewart, spingendomi ad acquistare i suoi dischi, fra album e antologici.

Ma bando alla ciance, ritorniamo a Young Turks e a quel che dovrebbe significare in italiano.

ROD STEWART - YOUNG TURKS
Billy left his home with a dollar in his pocket and a head full of dreams.
He said somehow, some way, it's gotta get better than this.

Patti packed her bags, left a note for her momma, she was just seventeen,

There were tears in her eyes when she kissed her little sister goodbye.


They held each other tight as they drove on through the night they were so excited.

We got just one shot of life, let's take it while we're still not afraid.

Because life is so brief and time is a thief when you're undecided.
And like a fistful of sand, it can slip right through your hands.



Young hearts be free tonight. Time is on your side,

Don't let them put you down, don't let 'em push you around,

Don't let 'em ever change your point of view.


Paradise was closed so they headed for the coast in a blissful manner.

They took a two room apartment that was jumping ev'ry night of the week.

Happiness was found in each other's arms as expected, yeah
Billy pierced his ears, drove a pickup like a lunatic, ooh!



Young hearts be free tonight.Time is on your side,

Don't let them put you down, don't let 'em push you around,

Don't let 'em ever change your point of view.


Young hearts be free tonight.

Time is on your side.



Billy wrote a letter back home to Patti's parents tryin' to explain.

He said we're both real sorry that it had to turn out this way.

But there ain't no point in talking when there's nobody list'ning so we just ran away
Patti gave birth to a ten pound baby boy, yeah!



Young hearts be free tonight, time is on your side.

Young hearts be free tonight, time is on your side.

Young hearts be free tonight, time in on your side.


Young hearts gotta run free, be free, live free

Time is on, time is on your side

Time, time, time, time is on your side
Is on your side
Is on your side
Is on your side
Young heart be free tonight
Tonight, tonight, tonight, tonight, tonight, yeah



Ed eccone una traduzione passabile (ma non cantabile).
ROD STEWART - YOUNG TURKS
Billy andò via di casa con un dollaro in tasca e la testa piena di sogni,
disse che in qualche modo, in qualche maniera, le cose andranno meglio rispetto ad ora.
Patti fece le valigie, lasciò un bigliettino per la mamma, aveva solo diciassette anni,
piangeva quando dette un bacio d'addio alla sorellina.

Guidando per tutta la notte si tennero stretti stretti, erano molto emozionati,
"Abbiamo una grande occasione, prendiamola prima di ripensarci,
perché quando si indecisi la vita è breve e il tempo tiranno,
come la sabbia tenuta in un pugno che può scivolare via dalle mani".

[RIT.] Ragazzi, per stanotte siate liberi. Il tempo è dalla vostra parte.
Non lasciatevi buttare giù, fatevi rispettare,
non lasciate che influenzino il vostro modo di vedere il mondo.

Il paradiso era chiuso, quindi pieni di gioia si diressero verso la costa,
presero un bilocale che sobbalzava ogni notte della settimana,
come pensavano, trovarono la felicità uno fra le braccia dell'altro, già,
Billy si fece i buchi alle orecchie, si mise a guidare il pick-up come un pazzo.

[RIT.] Ragazzi, per stanotte siate liberi. Il tempo è dalla vostra parte.
Non lasciatevi buttare giù, fatevi rispettare,
non lasciate che influenzino il vostro modo di vedere il mondo.

ragazzi, per stanotte siate liberi.
Il tempo è dalla vostra parte.

Billy scrisse una lettera ai genitori di Patti cercando di spiegare,
"siamo entrambi dispiaciuti per come si sono messe le cose,
ma non aveva senso parlare con qualcuno che non ascolta, e quindi siamo andati via",
Patti diede alla luce un bimbo di quattro chili e mezzo.

Ragazzi, per stanotte siate liberi. Il tempo è dalla vostra parte.
Ragazzi, per stanotte siate liberi. Il tempo è dalla vostra parte.
Ragazzi, per stanotte siate liberi. Il tempo è dalla vostra parte.

Ragazzi. dovete essere liberi, vivere liberi, correre in libertà.
Il tempo, il tempo è dalla vostra parte.
[...]




Personalmente parlando mi sembra un invito ai giovani, da parte di Rod Stewart, a godersi la vita nel fiore degli anni, a fare esperienze diverse, a non lasciarsi dettare la vita dagli altri (e qui si crea il paradosso). No? I giovani hanno il tempo dalla loro parte... però... però i due ragazzi della canzone, con lei nemmeno ventenne, hanno da subito un bambino. E quindi, per dover badare al bimbo, i due giovani saranno costretti a "godersi meno la vita", magari trovare un lavoro per mantenere il neo-nucleo famigliare e via dicendo. Credo manchi qualcosa alla canzone, magari un riferimento alla responsabilità, come le pubblicità progresso (bevi responsabilmente), perché poi alla fine i due ragazzi che si sono votati alla libertà, spinti anche dall'incoscienza e ingenuità dell'essere giovani, si ritrovano con la responsabilità più grande che si possa avere, ovvero un figlio.
Canzone un po' strana che ancor'oggi fatico a capire a pieno nel suo significato. Estremamente orecchiabile sicuramente, grazie anche a quel sound che ha reso immortali gli anni '80, ma sicuramente con un testo molto limitato. Se fossi stato un anglofono nell'età della ragione e in quegli anni là, cosa avrei capito?

La bellezza dell'approcciarsi alla traduzione, per quanto giusta o sbagliata che sia, sta anche nell'entrare nella testa dell'autore. Fra i vari commenti e interpretazioni alla canzone trovati in giro per la rete ho letto che per alcuni può essere una canzone con una vena sarcastica (appunto la coppietta che ha tutto il tempo del mondo a disposizione e poi ha da sùbito un figlio). Anzi, può essere quasi un avvertimento, e quindi un richiamo alla responsabilità, che prima ho ipotizzato mancasse, per chi vive una situazione simile a quella dei due ragazzi. Ma allo stesso tempo ci sono dei messaggi rivolti a tutti ("non lasciatevi buttare giù, fatevi rispettare, non lasciate che influenzino il vostro modo di vedere il mondo").
Un altro commento che si riallaccia ai precedenti è che la vita di due giovani innamorati sarebbe migliore senza il controllo degli adulti, quindi liberi di fare qualsiasi cosa e di far sesso ogni sera ("presero un bilocale che sobbalzava ogni notte della settimana" si riferisce alla coppietta che ogni sera fa di tutto sul letto).
Un altro messaggio può essere che è meglio godersi ora la giovinezza e tutti i suoi benefici, perché un giorno non ci sarà più.
Il titolo Young Turks è un americanismo per dire "ribelli", come appunto i due protagonisti del brano. La Turchia non c'entra nulla.

01 marzo 2016

[Bonelli] Nathan Never, verso il numero 300

Nathan Never è un personaggio ideato da Bepi Vigna, Michele Medda e Antonio Serra per Sergio Bonelli Editore. Conquista le edicole italiane nel '91 con l'albo Agente Speciale Alfa, disegnato da un Claudio Castellini spettacolare.


C'è un po' di rimpianto da parte mia perché avrei voluto crescere con questo personaggio.

Certo, son cresciuto con altri fumetti (da Topolino a PKNA, dai manga ai bonellidi), ma dopo aver recuperato solo ora questo grande personaggio, penso che avrei potuto farlo mese dopo mese, anno dopo anno, per quasi venticinque anni, e mi sarebbe piaciuto.
Il genere principale di appartenenza di Nathan Never è la fantascienza. Una fantascienza che deve molto, ovviamente, alle tre leggi della robotica di Asimov, ma anche ai classici del cinema di genere come Blade Runner, Star Wars, Total Recall e Alien o anche classici della letteratura sci-fi come Starship Troopers, senza dimenticare serie televisive come Star Trek.
Bisogna tenere in conto che la serie è stata ideata sul finire degli anni '80 e pubblicata nel '91, quindi è estremamente interessante, più di vent'anni dopo, vedere come all'epoca ci si immaginava il futuro. Con un pizzico di ingenuità, ma non troppo, vediamo l'agente Alfa Nathan Never intento ad analizzare filmati della sicurezza su pellicola di celluloide, ad usare cabine telefoniche, digitare su computer simil-IBM più che ingombranti, ad evitare il lancio di un missile inserendo un floppy-disc nell'apposita fessura, a viaggiare nello spazio a bordo degli shuttle. Il fascino di rileggerlo dopo anni sta anche in questo, ma allo stesso tempo ci si accorge che è una scelta narrativa (e quindi grafica) ben pensata, nel senso che il lettore capisce subito con cosa sta armeggiando il protagonista o chi per lui; è sì un mondo futuro e futuribile, ma nel quale chiunque può facilmente riconoscere dei meccanismi quotidiani della propria epoca.
Cabina telefonica (1991)
Poi, pian piano, Nathan e colleghi incominciano a usare dapprima i cd-rom, poi le chiavette di memoria, le schede sd e via dicendo, spariscono i tubi catodici per far spazio prima agli schermi piatti e poi agli ologrammi, un classico della fantascienza.
Interessante è anche l'ambientazione, perché abbiamo più elementi che richiamano i classici: c'è la città brulicante e sterminata bagnata dalla pioggia (Blade Runner), con le sue zone ben curate e i suoi bassifondi; c'è la zona del deserto radioattivo (Dune, Mad Max); ci sono i fondali oceanici e poi ovviamente lo spazio, fra stazioni orbitanti e pianeti colonizzati come Marte (Total Recall).
Il tutto zeppo non solo di semplici essere umani, ma anche di mutati, mutanti, robot e umani evoluti (di solito esper).
Altro caratteristica del personaggio è il fatto stesso di essere un agente Alfa, ovvero una agenzia privata di polizia che è la migliore al mondo, ha i mezzi più all'avanguardia e parcelle altissime. Non ci troviamo a dover empatizzare con personaggi che partono dal basso e fanno a spallate con la concorrenza, no. Abbiamo di fronte un personaggio che è il migliore in quello che fa, dedito al lavoro e fedele al distintivo.

E questo in breve.
Tantissimi gli autori e disegnatori che si sono succeduti nei quasi trecento albi della serie regolare, senza dimenticare la sterminata produzione di testate spin-off, altrettanto valide, come Agenzia Alfa e Asteroide Argo, solo per citarne un paio.
Una particolarità della serie è, oltre a una continuity molto serrata, l'avvento di saghe dove all'interno della suddetta il mondo di Nathan cambia del tutto.
Pellicola di celluloide (1991)
La prima è la saga di Atlantide: a mio modo di vedere la più deboluccia fra tutte, ma ha il pregio di introdurre un personaggio fondamentale per il futuro della serie, ovvero il mutato Branko.
Poi a seguire ci sono saghe una migliore dell'altra, a partire dalla saga Alfa (in cui si scopre chi c'è dietro l'Agenzia Alfa), per poi arrivare alla tragica saga della guerra delle stazioni orbitanti contro la Terra (a cui è strettamente collegata la saga spazio-temporale), fino ad arrivare alla magnifica saga delle guerra dei mondi, che vede scontrarsi la Terra e Marte.
E c'è comunque tanta carne al fuoco tutt'ora, con una saga Omega ancora da terminare e una potenziale saga con le telepati.

Nathan Never è un personaggio che, a mio modo di vedere, ha perso un po' di appeal sul pubblico, i numeri di vendita non sono altissimi, a volte il personaggio ne esce quasi snaturato e gli eventi gli girano attorno senza che lui sia fondamentale (un po' come se fosse una comparsa), ma ha comunque avuto il vantaggio, sempre secondo me, di esser stato pubblicato al momento giusto, in quei primi anni '90 dove il collega Dylan Dog faceva furore ed era necessaria una testata che cavalcasse la sete di fantascienza. Così è stato.
A volte il lato fantascientifico si è un po' affievolito, dando molto spazio al poliziesco-thriller, generalmente universale e quindi adattabile a qualsiasi personaggio (per dire, anche Topolino nelle storie italiane è un detective ed è protagonista anche di storie molto serie).

Ma la serie ha avuto anche il pregio di far conoscere un personaggio speciale, come è appunto Nathan Never: un uomo tormentato dai propri errori e dal proprio passato, che cerca di redimersi attraverso il lavoro di agente privato. Un uomo che è stato marito e padre, ma che ha perso tutto innamorandosi di un'altra persona e facendo arrabbiare il criminale sbagliato. Un agente privato che entra in sintonia con le vittime o con chi gli propone il caso su cui investigare e che riesce ad essere il compagno perfetto per i colleghi in agenzia. Una persona con cui, molto spesso, è facile empatizzare.
Non solo, Nathan Never (fumetto) ha dato luce a una serie di comprimari (colleghi di Nathan e personaggi ricorrenti in genere) molto affascinanti, anch'essi alle prese con le proprie debolezze, ma dotati anche di grandi capacità. Iniziando dall'amica e collega Legs Weaver fino al genio informatico Sigmund Baginov, dal collega mutato Branko alla giovane Kay. Ogni personaggio, storia dopo storia, soprattutto nelle testate spin-off, acquista spessore, di solito narrandone il passato o spiegandone le motivazioni dietro certe scelte o certi comportamenti.

Nathan Never (fumetto) si avvicina al fatidico numero 300, un traguardo ragguardevole toccato da non molte serie mensili. E spero di poter continuare questo nuovo viaggio per altri 300 numeri.














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