31 agosto 2015

[Bonelli] Lukas Reborn 6 - Vivere, morire

Uscita: 22/08/2015
Soggetto: Michele Medda
Sceneggiatura: Michele Medda
Disegni: Luca Casalanguida
Copertina: Michele Benevento e Lorenzo De Felici



Finalmente i ricordi si fanno strada nella mente di Lukas, e lo spingono verso la casa di Bianca Roberti. Ma non è Bianca ad aprirgli la porta... e mentre Lukas scopre con stupore quanta distanza lo separi dalla sua vita precedente, anche il passato di Barbara torna a galla all’improvviso, con un inaspettato scoppio di violenza.



Sesto numero di Lukas Reborn, metà di questa seconda stagione. Finora, nei numeri precedenti di Lukas Reborn, non si è mai accennato al lato temporale. Nel senso, quanto tempo è passato dal finale della prima stagione? Per non parlare del fatto che, tra i personaggi della prima stagione, sono apparsi solo coloro che hanno un lato sovrannaturale (vampiri, ridestati e via dicendo). Lukas, seguendo i frammenti dei propri ricordi, ritrova Jessica Roberti, la figlia di Bianca, personaggi umani presenti nella prima stagione. E qui, io lettore, rimango stupito perché, insieme a Lukas stesso, scopro che dagli eventi della scorsa stagione son passati vent'anni. Venti anni. Venti. Anni.

Quando pensavo di averci capito qualcosa, bam, mi ritrovo al punto di partenza e più confuso di prima. In realtà c'è qualcosa che non va in questa seconda stagione, qualcosa che forse si può attribuire ai dialoghi fumosi, pieni di non detto, di affermazioni implicite e slegate dalla trama dell'albo, come se si volesse allungare il brodo. Che poi, per carità, è naturale che l'autore non abbia tutto nella testa dall'inizio e adegui il tutto in corso d'opera, ma per me, lettore qualunque e con poche pretese, si nota e come. Quasi che questa seconda stagione potesse, almeno per ora, essere concentrata in meno albi, sicuramente meno dei dodici previsti. La sensazione è questa al momento.

Altro fattore straniante di questo albo è il disegno: Lukas appare il più delle volte con un sorriso accennato in volto, con un'aria serena nonostante abbia un inferno di pensieri in testa, e non accade nulla nell'albo che giustifichi 'sta cosa. Dov'è finito il Lukas accigliato - se non il più delle volte inespressivo - degli altri numeri?
Dopo il picco dello scorso albo, a caldo considero una ricaduta in basso questo numero sei, in linea con la prima mini-saga della seconda stagione, ovvero i primi quattro numeri di Lukas Reborn.
Si continua, certo, ma si naviga a vista aspettando qualcosa che veramente dia senso a quello che ho letto finora.



11 agosto 2015

[Bonelli] Adam Wild 11 - I demoni del Kilimanjaro

Uscita: 05/08/2015
Soggetto: Gianfranco Manfredi
Sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Damjan Stanich e Matteo Bussola
Copertina: Darko Perovic
Il conte Narciso ha una missione da compiere: portare una croce in vetta al Kilimanjaro. Prima di lui, un piccolo gruppo di esploratori tedeschi ha tentato di raggiungere la cima, ma di loro si è persa ogni traccia. Le leggende locali narrano di letali demoni che proteggerebbero la montagna dalle invasioni, sbucando dalle brume e colpendo senza pietà gli incauti scalatori bianchi. Davvero si tratta di una leggenda? Lassù dove nemmeno gli animali osano spingersi, qualcuno è in agguato.

Albo numero 11 per il nostro Adam Wild.
Personalmente parlando, abbiamo di fronte un altro grande numero, ben scritto e ben disegnato. Adam, il conte Molfetta e tutto il gruppo arrivano alle pendici del Kilimanjaro intenti a piantare una croce sulla cima, atto che permetterebbe al conte di ricevere nuovi fondi dallo zio prelato in Vaticano. C'è una buona dose di azione, ma allo stesso tempo non c'è spazio per i buonismi: anche qui Adam e gli altri si difendono ammazzando senza colpo ferire gli assalitori. Addirittura Adam usa una picozza da scalata... niente sentimentalismi, niente remora nei confronti dei locali, l'importante è sopravvivere e non essere ammazzati. E di per sé è un comportamento estremo, forse non giustificabile, forse comprensibile... per dire, io avrei fatto lo stesso, ma non è facile esprimersi in maniera appropriata a riguardo. Noto anche una sorta di ateismo militante da parte di Adam, mentre il conte Narciso è per forza di cose il timorato di Dio. Mentre il secondo afferma la superiorità della Croce per essere protetti durante il percorso, Adam rilancia con la pistola, una protezione concreta da probabili spiriti, quindi Adam si rivela sempre più razionale e con la soluzione pronta. Ottimi i disegni del duo Stanich&Bussola, un po' meno la copertina, decisamente poco ispirata e non in linea con gli ultimi numeri, dove comunque si era visto un crescendo, ritornando alle sensazioni dei primi albi, ovvero ottimo contenuto, ma confezione poco convincente.
Poi la croce viene "piantata" in cima, in maniera alternativa, però succede.
Manca un numero alla conclusione della prima stagione, o così ricordo che era stata divisa l'opera, ovvero in stagioni da dodici numeri con attualmente la terza in lavorazione. L'anteprima sembra molto succosa e l'azione si sposterà durante il viaggio verso Londra. 


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