Un piccolo aggiornamento.
Come già annunciato, le scan italiane hanno fatto il loro debutto.
Oppure a questo link.
Una tuta rossa d'astronauta con dentro uno scheletro umano. Non sarebbe poi una scoperta così sensazionale, perché sulla Luna c'è una grossa base spaziale, con decine di scienziati che vanno, vengono, esplorano, frugano, e che possono avere incidenti. Ma questa volta non si segnala nessun incidente, nessun uomo è mancante. E la tuta è di un materiale ignoto, contiene strumenti mai visti e un giornale di bordo scritto in un alfabeto indecifrabile. Un extraterrestre, allora? Attorno all'enigma di "Charlie", come viene battezzato lo scheletro, si scatena un'appassionante controversia internazionale dove tutti i rami della scienza, dalla paleontologia alla chimica, dalla crittografia alla fisica, sono coinvolti. Ogni teoria, ogni soluzione, appare plausibile e valida finché non viene drammaticamente smentita dalla successiva. Ma tutte concordano su un punto: lo scheletro di Charlie è un'assoluta impossibilità. "Fantascienza pura", così Isaac Asimov ha definito questo romanzo in cui, una volta tanto, l'accento principale cade sui fatti, le idee, la possibilità e gli uomini della scienza d'oggi.
Yukinobu Hoshino ha un tratto sublime, sembra che abbia più uno stile "europeo" che prettamente giapponese. Di certo si discosta da tutti i cliché stilistici che imperversano in questi anni nel Sol Levante, facendo sembrare visivamente ogni personaggio una fotocopia di un altro. Ecco, lui no, disegna in maniera precisa, rispetta le proporzioni e costruisce le tavole in maniera cinematografica.
Stravolge leggermente il racconto di James Hogan, modificando alcuni dettagli della storia (nel racconto originale, lo scheletro viene trasportato sulla Terra e subisce dei danni; nel manga, il cadavere mummificato, e quindi non scheletro, rimane sulla Luna, ma brucia in un incendio), tuttavia sono delle trovate che acquistano senso con l'avanzare dei capitoli. Ho già visionato i due volumi giapponesi per ora disponibili in giro e mi trovo d'accordo con tali scelte stilistiche.
Le scan italiane del manga vedranno la luce sui lidi di MangaScan, dove ho già provveduto alla traduzione dei capitoli finora disponibili in inglese. Mi sono attenuto per quanto possibile ai termini tecnici usati nell'edizione italiana del racconto, che ho quasi finito di leggere (anche se è il primo di una saga di ben cinque libri, di cui solo tre pubblicati in Italia nella collana Urania). Aspettiamo solo del materiale che ci verrà fornito dal team straniero, Illuminati, e che ci faciliterà il lavoro di typesetting e via dicendo.