Sesto albo per Morgan Lost.
Numero che, a voler essere ottimisti, a mio modo di vedere rappresenta il bicchiere mezzo pieno.


Nota quasi negativa (più che altro monotona) è sempre lei, la profiler Pandora Stillman che, d'accordo che ha un talento naturale per il proprio lavoro, ma mi risulta comunque forzata: capisce all'istante l'identità dei coniugi Rabbit e dà loro anche filo da torcere nel finale.
Il finale, già, a metà tra ironia e sogno, mette il punto interrogativo alla parola "fine".
Son passati sei numeri e fatico ancora ad avere un parere complessivo dell'opera. Probabilmente al dodicesimo numero tirerò le somme del primo anno di pubblicazione.
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