07 febbraio 2017

[Bonelli] Morgan Lost 16 - Ricordati di Elizabeth

Uscita: 21/01/2017
Soggetto: Claudio Chiaverotti
Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giuseppe Liotti
Copertina: Fabrizio De Tommaso
Colori: Arancia Studio


Elizabeth ha diciassette anni. Ha freddo, ha paura, eppure è morta… Il suo killer è conosciuto come l’Uccisore di Scarafaggi, e se Morgan Lost non riuscirà a fermare la sua mano assassina, farà del male ad altre ragazze!...
Sedicesimo albo di Morgan Lost.
Bel traguardo, a prescindere che le serie piaccia o meno. Soprattutto se l'autore, Claudio Chiaverotti, dà notizia che la serie proseguirà oltre il venticinquesimo numero.

C'è in circolazione un nuovo killer che ammazza giovani donne, si è ritagliato la sua fetta di fama in questo mondo ucronico dove i killer sono adorati come star (ma succede anche da noi, riflettiamoci bene), ma non come sperava, i suoi omicidi non fanno notizia e passano in secondo piano se paragonati a quelli di killer più noti. Quest'uomo, che di professione fa il disinfestatore da topi e scarafaggi, è l'emblema della mediocrità e credo sia questo il tema portante dell'albo.
Il killer, come vediamo all'inizio, convive col ricordo della madre morta, idealizza una modella famosa come la donna perfetta, scoprendo poi che non è così. E (SPOILER) morirà per mano sua, in maniera beffarda, continuando imperterrito il proprio percorso di vita mediocre... morte compresa.
La donna, la modella in questione, è anch'essa una personificazione della mediocrità... una donna estremamente volubile, accecata dalla fama e consapevole della propria bellezza. Non esiterà a sedurre il Nostro Morgan Lost per poi scaricarlo alla prima occasione, illudendolo. Quante storie del genere accadono oggigiorno nel nostro mondo? In questo fumetto è sicuramente tutto molto semplificato per via del numero di pagine, ma credo il messaggio sia chiaro.
E poi c'è un certo personaggio, la giovane Elizabeth, uccisa a inizio albo dal killer e che, da fantasma osserverà lo svolgersi degli eventi, quasi lamentandosi di essere stata uccisa da un killer non troppo famoso come Wallendream, quasi la sua scomparsa fosse poco importante per eventuali indagini e non al pari delle altre vittime. In poche parole, una vittima mediocre. Una vittima qualunque, di cui solo il lettore saprà che fine abbia fatto, e che rimarrà tale finché il corpo non verrà scoperto da Morgan intento nella sua indagine.

Albo che tutto sommato non è malaccio.
Soprattutto ora, dopo sedici albi, dove è grossomodo chiaro cosa aspettarsi da questa serie numero dopo numero. E forse è meglio così, questo tempo è stato impiegato per costruire un mondo e un contesto poco veritiero, ma credibile, in cui ambientare storie che hanno qualcosa da raccontare.

Disegni di Giuseppe Liotti notevoli, in linea con ciò che si è visto finora.
Forse la colorazione sembra quasi fuori posto, un po' posticcia.

Morgan Lost procede dritto, tranquillo, con la sua bella formula autoconclusiva, ma... forse abituato al prodotto televisivo, mi piacerebbe intravedere per lo meno un accenno di trama orizzontale, un filo rosso da seguire pian piano e che accompagni la lettura.


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