24 marzo 2017

[Bonelli] Morgan Lost 18 - Le lacrime del diavolo

uscita 21/03/2017
Soggetto: Claudio Chiaverotti
Sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Val Romeo
Copertina: Fabrizio De Tommaso
Colori: Arancia Studio

Un folle psicopatico prende di mira le donne, uccidendole con armi differenti e senza pietà! Igraine, l’affascinante cacciatrice di serial killer, collega di Morgan Lost, ha i suoi motivi personali per stanare l’assassino… ma dovrà prima affrontare il suo passato e i segreti che nasconde...


Morgan Lost un anno e mezzo dopo.
E finalmente leggo una storia avvincente. Non ci sono mondi onirici o i soliti viaggioni mentali, questo albo va dritto al sodo, diretto, sanguigno, va dal punto A al punto B e regala anche qualche guizzo.

Morgan (personaggio) leggermente defilato, gli eventi e il killer del mese interessano per lo più la collega cacciatrice di taglie, Igraine, che finora si è vista solo di sfuggita. Questa storia ne narra le "origini", facendo luce sulla sua famiglia di immigrati russi negli Stati Uniti, col padre di lei che si ritrova a lavorare per la mafia russa e ad avere come amico/collega il folle killer Evilenko. Un personaggio, quest'ultimo, che racchiude grossomodo l'archetipo del serial killer sadico e furbo e che, dopo aver commesso stragi in madre patria, sarà aiutato dalla mafia a spostarsi negli States e continuare il proprio operato. 


La cosa che ho apprezzato maggiormente è il saper riusare gli elementi narrativi dei primi albi per poi costruirci sapientemente una sorta di continuity interna sia per i personaggi che per gli eventi:
- Morgan, quando è emotivamente coinvolto con il caso, ritorna a balbettare (prerogativa presentata nel primo albo e poi sbolognato nello stesso);
- Il capitano Dolarhyde, amica di Morgan, torna a mostrare una sorta di attaccamento affettivo latente verso il Nostro;
- Smiley, uno dei tanti boss malavitosi della città, ritorna in grande stile, dopo aver fatto da comparsa sempre nei primi albi e, al di là del proprio ruolo di informatore, dimostra anche una notevole dose di astuzia e furbizia usando Morgan e Igraine per sgominare l'organizzazione criminale russa rivale. Ma dimostra anche riconoscenza, come si vede nel finale.

E questo, credo e spero, è solo un assaggio della continuity promessa nell'introduzione dello scorso numero. Se già con questo albo, ripescando dal disordine dei numeri precedenti, si è riusciti a creare una storia che viaggia spedita senza esitazioni, non vedo l'ora di leggere il "nuovo corso" che rivoluzionerà questo titolo.

Menzione obbligata per quanto riguarda i disegni.
Tolta la copertina di de Tommaso che, inutile ripeterlo, è sempre di ottima fattura e mai come questa volta cattura l'essenza della storia, la parte del leone è recitata dai meravigliosi disegni di Val Romeo. Una disegnatrice che ho avuto modo di apprezzare anche su Nathan Never, ma che qui, su Morgan Lost, trovo assolutamente a proprio agio. Un bel tratto, molto piacevole, notevoli le figure femminili e, tolte un paio di vignette, il tutto acquista valore aggiunto con la consueta colorazione. E poi è divertente notare tutte le varie citazioni grafiche a personaggi noti usati come modello per personaggi secondari, ce ne sono tanti, ma fra tutti spicca il trio di giudici dell'edizione italiana di Tú sí que vales ed è... meraviglioso.

Bene così, forse uno dei migliori albi che la serie ha sfornato finora.

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