05 dicembre 2015

[Bonelli] Adam Wild 15 - Uomini e cinghiali

Uscita: 04/12/2015
Soggetto: Gianfranco Manfredi
Sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Paolo Raffelli
Copertina: Darko Perovic



Adam va a trovare il suo maestro che si è ritirato nella campagna inglese per dedicarsi ai suoi studi. Ma la Royal Geographical Society gli ha assegnato un compito gravoso: scegliere il futuro Presidente. Quale tra i tre candidati merita di più? Adam è chiamato a esprimere il suo parere. L'esame dei candidati però è assai meno tranquillo del previsto e, nel corso di una partita di caccia al cinghiale, le tensioni esplodono.


Togliamoci subito il dente.
Adam Wild chiuderà col numero 26, è ufficiale. Lo ha confermato lo stesso Gianfranco Manfredi sulla propria pagina facebook.
Parliamo ora del numero 15, dal titolo "Uomini e cinghiali".
Albo niente male e che riassume il disgusto di Adam verso certi comportamenti dei propri connazionali. Come dice il trafiletto di trama poco sopra, Adam si ritrova a dover valutare da esterno tre candidati alla carica di presidente della Royal Geographical Society, tre persone molto diverse tra loro e per questo in competizione. Il tutto ruota a una battuta di caccia al cinghiale, ma l'esito è comunque già deciso dal mentore di Adam Wild, contro il quale Adam stesso punta il dito. Dietro alla nomina del nuovo presidente, a quanto pare, ci sono interessi economici molto forti che ruotano alla città perduta nel deserto del Kalahari, citata già dal primo albo in terra inglese.
Nel frattempo il conte Molfetta e Amina scoprono che Webster, il presidente della RGS arrestato nell'albo precedente, e Manning senior hanno finto la loro morte in carcere (per sfuggire all'impiccagione ordinata dalla regina Vittoria), ignari che siano salpati verso l'Africa, sempre nella zona del Kalahari.
Ci sono un paio di siparietti fra Amina e il conte che sono niente male. Tra intrighi, doppi giochi, colpi di scena, una nuova esplorazione da portare a termine, Adam e compagni si imbarcano per l'Africa, destinazione Nigeria, sullo stesso cargo che li ha portati in Inghilterra. Una storia molto veloce, quasi che le canoniche cento pagine non bastassero a contenerla tutta, ma nel complesso molto piacevole. Merito anche del tratto magico di Paolo Raffaelli, molto dinamico soprattutto nelle scene della caccia al cinghiale. Niente male la copertina, questa volta un po' più ispirata del solito.
Il giro di boa è incominciato dallo scorso albo. Adam Wild giungerà al termine fra poco meno di un anno e alla fine si vedrà quanto è stato alto il valore del viaggio insieme a questo personaggio dal potenziale enorme, ma dalle vendite non sufficienti a prolungarne la presenza in edicola.

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